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  • Immagine del redattoreUniss Nova

Crisi Russia-Ucraina

Breve storia sulle origini del conflitto


Per quale ragione la Russia ha riconosciuto le repubbliche separatiste del Doneck e del Lugansk? Quali sono le origini del conflitto tra la Russia e l'Ucraina?


Per avere una risposta è necessario tornare indietro di qualche anno per ricordare gli eventi che hanno sconvolto la regione, senza soffermarci inutilmente sugli eventi più lontani da noi che pur dandoci un quadro più limpido risulterebbero poco utili ai fini della nostra trattazione.


Anno fondamentale per comprendere la situazione odierna è il 1991, la data chiave è il primo Dicembre giorno in cui in Ucraina si votò il referendum per l'indipendenza dall'URSS che registrò una chiara volontà di indipendenza del popolo Ucraino. Il referendum ucraino era inquadrato nel contesto della dissoluzione dell'Unione Sovietica che cesserà di esistere il 26 Dicembre dello stesso anno ma la perdita di Kiev fu per Mosca un grave colpo sia a livello economico (ricordiamo i ricchi giacimenti minerari di cui dispone il territorio ucraino), sia a livello morale dato che andava a scomparire una unità territoriale e culturale che (senza considerare l'interruzione a cavallo tra le due guerre mondiali) andava avanti dai tempi dell'impero zarista.


La situazione dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica non era certamente tra le migliori in nessuno dei paesi che ne aveva fatto parte, in Ucraina si procede tra alterne vicende (per chi volesse approfondire si vada alla voce "rivoluzione arancione del 2004") sino al Febbraio 2014 quando a seguito le proteste del c.d. "Euromaidan" il governo filorusso dell'Ucraina viene deposto e sostituito da un governo filo europeista. La reazione più immediata di questo cambio di regime si ha in Crimea, penisola Ucraina sul Mar Nero celebre storicamente per essere territorio ambito dai Russi, (giova ricordare che nel 1853 il Generale La Marmora combatté alla testa dei suoi Bersaglieri in Crimea al fianco dei Francesi contro l'impero Zarista) dove parte della popolazione si rifiuta di riconoscere il nuovo governo ed il 26 Febbraio prende il controllo della penisola supportata da militari russi, che in questa fase sono presenti senza insegne e bandiere. Viene formato un governo regionale provvisorio che indice un referendum sull'annessione alla Russia che viene celebrato l'11 Marzo e dove il fronte dell'annessione ottiene una chiara vittoria. Tale referendum sotto le accuse di brogli non verrà mai riconosciuto dalla comunità internazionale, verrà invece riconosciuto dalla Federazione Russa che il 21 Marzo dichiarerà formalmente l'annessione della Crimea.



Euromaidan 7 Aprile 2016

Le dure condanne della comunità internazionale non placarono i venti di conflitto, il 6 Aprile del 2014 si ribellano al governo di Kiev le regioni del Doneck e del Luhansk proclamando unilateralmente il 6 Aprile 2014 la loro indipendenza dall'Ucraina confermata da un referendum tenuto l'11 Maggio 2014 e riconosciuto valido solo dalla Russia. I successivi risvolti militari della vicenda con le forze russe intervenute a sostegno dei separatisti causeranno la prima guerra europea dai tempi della dissoluzione Jugoslava e circa 10.000 militari caduti tra i due schieramenti, è la guerra del Donbass che tuttora imperversa tra le due nazioni. Per far terminare il conflitto il 5 Settembre 2014 è stato firmato un accordo trilaterale per cessare il fuoco, il c.d. Protocollo di Minsk che tra le altre cose vieta l'utilizzo di armi con calibro superiore di 100mm. Tale accordo è stato più volte infranto da entrambi gli schieramenti nel corso degli anni, si ricordi per esempio il bombardamento dell'asilo a Donetsk di alcuni giorni fa effettuato con un obice da 122mm e attribuito all'esercito Ucraino che invece accusa i separatisti di aver condotto una operazione sotto falsa bandiera per screditare le azioni di Kiev.




Immagini del bombardamento

La situazione è ulteriormente peggiorata il 21 Febbraio 2022 con il riconoscimento formale delle due repubbliche separatiste da parte del presidente della federazione Russa Vladimir Putin che ha parlato dell'Ucraina come di una "invenzione leninista" e con l'attivazione nel territorio delle sedicenti repubbliche di una operazione di "Peace keeping" volta a preservare la loro indipendenza, le truppe russe sono dunque tornate in maniera esplicita in territorio formalmente ucraino per la prima volta dal 2014.

Dure condanne da parte di tutta la comunità internazionale ma, vista anche la grave crisi energetica che imperversa pare che si vada verso delle sanzioni mirate contro cittadini russi coinvolti con le operazioni nell'ucraina orientale.

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